Siamo a Chania, o Xania (35° 31'.12N - 024° 01',21E). Sicuramente molto più soddisfacente arrivarci in questo modo, dopo un mese dalla partenza che con poche ore di volo...
Qui è già estate, il turismo è iniziato e la città, che è una delle più importanti di Creta, si prospetta molto interessante.
Indipendentemente dalla lunghezza del
periodo, noi non 'chiudiamo casa', non mettiamo la macchina in
garage, non stacchiamo l'antenna del televisore, non nascondiamo
l'argenteria e non attacchiamo l'antifurto, semplicemente 'andiamo a
casa' quella vera.
C'è gente che per un mese in barca
dorme nel sacco a pelo, mangia al ristorante o panini, c'è chi per
sei mesi è alla ricerca solo di baie, paesini isolati, isolette
sperdute ecc ecc. Certo, anche da noi il turismo di massa, quello dei
diportisti agostiani e i porti super fighi sono evitati come il
diavolo con l'acqua santa, ma neanche abbiamo l'intenzione di
inanellare 'una baia al giorno' o di tornare con un palmares di tot
miglia in tot tempo, questo lo lasciamo ad altri che devono ritornare
con record casalinghi di una estate passata lunga o corta che sia.
Per tutto ciò, eccoci a pianificare
cosa fare da qui in poi, considerando soprattutto cosa vogliamo
vedere.
Creta – assolutamente Creta in
primis.
Creta è diversa, la visitai del 1982,
e già giunsi alla conclusione che, a confronto con le altre isole
che vidi negli anni a venire, è veramente una Grecia a sé, abitanti
inclusi.
Secondo alcune correnti di studiosi è
la prima civiltà mediterranea e risale all'età del bronzo 3000
a.C., e venne definita "minoica", termine derivato da
Minosse. La vantaggiosa posizione geografica dell'isola favorì il
sorgere di un fiorente impero marittimo che dal Mare Egeo controllava
una rete commerciale che raggiungeva l'Egitto, la Siria, le regioni a
nord del mar Nero e l'Occidente. La civiltà cretese presenta una
scrittura geroglifica cuneiforme denominata "lineare A",
che, a differenza della scrittura "lineare B" micenea, non
è stata ancora decifrata; una testimonianza di questa scrittura è il disco di Festo che si trova ne museo di Iraklion. Senza contare il
fatto che, sempre secondo alcuni, la 'rosa dei venti' ad oggi
utilizzata (anche sulle bussole delle nostre barche) nacque sul monte
Ida a quasi 2.500 metri (secondo altri, fu Malta ad avere questa
prerogativa).
L'interno, oltre che luoghi veramente
da non perdere, ospita siti come Cnosso, Festo e molti altri, musei,
costruzioni veneziane (come la fontana del Morosini a Iraklion o la
chiesa di Agios Frangiskos a Chania), fortini bizantini e costruzioni
lasciate dai romani durante il loro impero.
Tutto questo non si può visitare se il
Jonathan è alla fonda, né lasciandolo uno o due giorni in un porto,
anche perché, seppur 'stretta' Creta è decisamente lunga e –
questo sì – di farci tanti chilometri in macchina non ne abbiamo
voglia quando possiamo avvicinarci quanto più possibile con il
Jonah.
Se avessimo mantenuto fede alla rotta
iniziale, la visita dell'isola sarebbe stata praticamente impossibile o fatta di corsa dovendo tornare indietro dalla punta est fino al primo porto
papabile. Questo per fare 250 miglia a sud, con pochi posti in cui
fermarci e tutti nelle prime 100 miglia circa, dopodiché avremmo
comunque dovuto fare una tirata fino a doppiare il capo a sud est.
Non ci sono porti dove il Jonathan possa entrare e, buon ultimo, di
cale e calette ne troveremo a iosa appena risaliremo verso il
Dodecaneso, sempre che non si decida di andare altrove...
Al nord, invece, ci sono tre porti
dove, tra una cala ed un altra, potremo tranquillamente scendere a
terra, lasciare il Jonathan in buone mani e prenderci tutto il tempo
per le nostre escursioni.
Allora, visto il tempo non ancora
stabile con i venti che spesso arrivano ancora da sud, visto tutto
quanto sopra, passeremo...da sopra. Ultimo, ma non meno importante
punto a favore, sta nel fatto che vogliamo vedere questi porti e
valutare se possono essere papabili per un...ricollocamento...
Insomma 'primo cambio' chissà quanti
altri, chissà cosa ci verrà voglia di fare e vedere, ma di sicuro
non ci troverete in discoteca a Santorini.
Noooo, niente disco a Santorini????:)
RispondiEliminaIl bello delle navigazioni a zig zag, come le ha battezzato il grande Luigi, é proprio questo, andare dove 'oggi' si ha voglia e non dove si era programmato o dove gli altri si aspettino che noi si debba andare.
Bravi.
Buon vento..
In effetti Luigi è, sotto questo punto di vista, il nostro mentore.
EliminaDove navigherai Max, questa estate?