giovedì 30 agosto 2012

Fine.....per ora.

Eccoci arrivati nel porto di casa, in questi ultimi 10 giorni ce la siamo presa ancora più comoda di quanto si pensi.
Ripartiti da Porto Frailis (Arbatax) dopo tre notti di relax, scendiamo con un vento che non ne vuol sapere di essere in linea con le previsioni, ma che fa il suo dovere e ci porta fino a Portu Pirastu, incantevole e praticamente deserto.

Una notte e via fino a doppiare Capo Carbonara: si sente già l'odore del mare che ci è noto e anche le cae che si aprono sulla costa hanno un nonsoché di familiare.
Decidiamo di rimandare ancora di un giorno il rientro e lasciare le ultime 20 miglia alla mattinata del 29: appena superata Villasimius scegliamo una rada e buttiamo l'ancora.



Surreale la senzazione di ormeggiare da dove eravamo partiti due mesi fa. Spegnere gli strumenti, coprire i timoni e chiudere il tambuccio.
In fondo in  questo viaggio abbiamo toccato solo 5 porti dove abbiamo passato la notte (Olbia esclusa perchè è stato solo uno scalo tecnico e non per scelta) e ora, faticando a camminare diritti, torniamo alla casa senza vele sperando sia per poco.



Grazie Jonathan, allegro brontolone e paziente insegnante dell'andar per mare.

venerdì 24 agosto 2012

Rotolando verso SUD

Stiamo 'Rotolando verso Sud', Momi, io e il Jonathan con tutta la calma e la libertà del mondo. Una gioia lasciar scorrere il tempo senza l'angoscia o la fretta di dover essere per forza da un'altra parte il giorno dopo, convinti sempre più che la scelta di muoversi col vento sia veramente una scelta a 'misura' così le giornate hanno ripreso la loro durata col sole che sorge e che tramonta e le distanze che si sono rimesse nella giuste proprozioni.



Finalmente si lascia la tanto decantata Costa Smeralda che è sicuramente da visitare ben lontani dalle orde dei vacanzieri pseudo velisti e marinai di gommoni (che devo dire quest'anno - -i primi - non sono abbondati) aspettando che ritornino nelle loro città raccontando le meraviglie viste e le prodezze vissute. Meglio così però: più si concentranolì e più il resto della Sardegna rimane la meraviglia che pochi conoscono.

Ci si ferma in porto a La Caletta (Siniscola) giusto per prendere una macchina e girellare nell'interno tra il parco del Gennargentu, i paesi della Barbagia, il Supramonte e Orgosolo.. posti che fino a qualche decennio fa era meglio evitare... comunque non sono paesi che si possono definire 'belli': posizione invidiabile su vallate mozzafiato, ma costruzioni brutte e una gestione edilizia che lascia basiti.

 Una preturbazione in arrivo prevede una maestralata tra sabato e domenica, per cui ci appropinguiamo verso Arbatax bordeggiando per 40 miglia dove ci fermeremo in cala per due o tre giorni in attesa di continuare la discesa verso Cagliari. Qui si può andare a terra con tranquillità perchè il paese è proprio di fronte: pane fresco e verdura non mancheranno!

domenica 19 agosto 2012

Andata e ritorno ad Ajaccio



E anche questa settimana è finita, Cinzia e Patri sbarcano e noi mettiamo la prua a sud per veleggiare con calma verso il porto di Cagliari.


Una bella settimana con tante miglia gran parte a vela, vento e tempo ottimi.
Dopo tre settimane con amici a bordo, riprendiamo i nostri ritmi felici di aver passato bei momenti in buona compagnia e felici di ritrovare la nostra dimensione, di questa esperienza scriverò un post a parte.
Presa la decisione insieme alle amiche rimaste a bordo si risale la costa Corsa fino a Ajaccio.
La Corsica occidentale ci ha fatto tornare un po' agli anni '70: spiaggie e acque bellissime e quasi deserte – siamo nella settimana centrale di agosto – Ajaccio con la sua aria molto 'ligure' dove ci saremmo fermati anche di più se il tempo lo permetteva, ci ha portati per caso dentro la chiesa di S.Erasmo, protettore dei marinai..guarda caso..
Curiosità: L'acqua del porto è talmente pulita e trasparente da far invidia a parecchie baie dell'arcipelago della Maddalena, con tanto di colonie di 'spirografi' al posto delle classiche 'cozze'..

Il problema di questa costa è la sua esposizione al maestrale e l'esiguità di ridossi veri quando carica, però non ha paragoni con quella orientale dove, facendo i conti, le baie belle sono poche e concentrate al sud (e affollate).
Dalla pace selvaggia della Corsica eccoci al 'traffico' dell'arcipelago – non ci mancava. Sosta a Porto Palma, una delle sedi del centro velico Caprera all'isola omonima dove Cinzia e Patri scendono a terra a trovare allievi della scuola avventurandosi di notte con il nostro 'tender': noi andiamo a nanna presto con la speranza di ritrovarle a bordo la mattina dopo :)

Baia molto carina, ma l'acqua cristallima 'fa diverso'... Ci siamo ancorati sotto l''Orso' della baia delle saline dove abbiamo incontrato un amico caro di Momi che non vedeva da 2000 anni e ora si fa un piano per la prossima sosta.