giovedì 30 agosto 2012

Fine.....per ora.

Eccoci arrivati nel porto di casa, in questi ultimi 10 giorni ce la siamo presa ancora più comoda di quanto si pensi.
Ripartiti da Porto Frailis (Arbatax) dopo tre notti di relax, scendiamo con un vento che non ne vuol sapere di essere in linea con le previsioni, ma che fa il suo dovere e ci porta fino a Portu Pirastu, incantevole e praticamente deserto.

Una notte e via fino a doppiare Capo Carbonara: si sente già l'odore del mare che ci è noto e anche le cae che si aprono sulla costa hanno un nonsoché di familiare.
Decidiamo di rimandare ancora di un giorno il rientro e lasciare le ultime 20 miglia alla mattinata del 29: appena superata Villasimius scegliamo una rada e buttiamo l'ancora.



Surreale la senzazione di ormeggiare da dove eravamo partiti due mesi fa. Spegnere gli strumenti, coprire i timoni e chiudere il tambuccio.
In fondo in  questo viaggio abbiamo toccato solo 5 porti dove abbiamo passato la notte (Olbia esclusa perchè è stato solo uno scalo tecnico e non per scelta) e ora, faticando a camminare diritti, torniamo alla casa senza vele sperando sia per poco.



Grazie Jonathan, allegro brontolone e paziente insegnante dell'andar per mare.

1 commento:

  1. ben tornati!!!
    anche noi abbiamo fatto la conoscenza di kattivik in rada a Portobrandinghi... consiglio: usare un parabordo rotondo arancione :P
    buon vento
    sonia

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