Entrare in
Turchia via mare è come una promessa sussurrata, ci vuole coraggio
per addentrarsi in questa terra, la sensazione che perdersi è facile,
che tornare indietro sarà difficile e non se ne avrà voglia.
E
così è stato.
Meta
sud-est, verso il non stato del Kurdistan, dove c'è GobekliTepe
sito archeologico, gli esami al carbonio 14 l'hanno collocato in un
mondo perduto tra i dodici e i diecimila anni fa, quà vedremo il più
antico tempio megalitico a base circolare.
Il
confine Turco-Siriano, la Mezzaluna fertile, il Tigri, l'Eufrate,
insomma Mesopotamia, la terra dov'è nata l'agricoltura, luoghi che
mi scatenano l'immaginazione con un' incomprensibile senso di
nostalgia.
L'atmosfera magica che si respira in questa città rapisce l'anima, ci lascia ammutoliti con gli occhi enormi a guardarci intorno.
Ur, Edessa, SanliUrfa, in ordine storico questi i suoi nomi, nella grande pianura dell'alta Mesopotamia la città sacra per le tre religioni monoteistiche, patria nativa di Abramo, è insieme alla Mecca la meta di pellegrinaggio per eccellenza.
Percorrere
le sue strade significa essere catapultati in un presente millenario,
la Storia è palpabile in ogni sguardo, in ogni gesto che si
incontra. I profumi sono intensi, da ogni angolo un aroma distrae e
chiama: cannella, limone, gelsomini, i tanti tabacchi aromatici dei
narghilè.
I
Muezzin cantano le loro cinque volte al giorno ma nessun vociare
riesce a coprire la musica ipnotica che continua ed entra come acqua
nella vita quotidiana riempiendo ogni istante senza invadere l'udito:
In queste zone la popolazione è per 95% Curda il restante 5% sono Arabi e Siriani.
Il suo bazar è probabilmente il più caratteristico di tutta l'Anatolia, coperto e non, un percorso labirintico di strade e stradine che danno su improvvise piazzette dove col copricapo lilla e shalvar kordi gli uomini bevono çay.
Le
donne ci guardano curiose, con sorrisi smaglianti, quasi tutte a capo
coperto in tutti i colori possibili,
i mercanti di foulard sono
tantissimi e......fanno affari d'oro!
Qui
si può trovare di tutto dall' henné ai jeans dalle pelli appena
conciate a un fucile semiautomatico, puoi farti fare barba e capelli
dal barbiere o guardare il fabbro che forgia a tutto spiano spiedi
da kebap, è un cuore pulsante dove è facilissimo perdersi, in tutti
i sensi.
Ma
il centro vitale di Sanliurfa è il lago di Abramo con le sue carpe
sacre, la grotta in prossimità dell'attuale moschea Mevlid Halil
ove
la tradizione vuole sia nato. I bellissimi giardini del Golbasi
luogo di pace e bellezza frequentatissimo dai locali dove mille etnie
e culture si mescolano come da millenni succede in questo angolo di
Medioriente.
A dominare quest'armonia dall'alto c'è un castello
bizantino imponente e fascinoso con due colonne corinzie solitarie da
qua si gode di un panorama mozzafiato, ci siamo arrivati costeggiando
tutto il perimetro del castello, tutta questa zona è abitata le
donne ci offrono melograni e i bambini
Comincia
a prendere forma il progetto di addentrarci ancora di più, la
necessità di proseguire questo viaggio si fa sentire con la
consapevolezza di esserci ormai già spinti oltre il confine di ciò
che in occidente si racconta di questi posti, ho finalmente di nuovo
la certezza/conferma della grande truffaTV.
Ma prima dobbiamo
visitare Harran, dove Abramo conobbe Sara e il sito dell'università
Babilonese, la cittadella e GobekliTepe.......
Monica