Gli amici di Monica si presentano all'imbarco venerdì sera: per primo arriva Andrea, soffia a 30 nodi in porto, ma il Jonathan è saldamente ormeggiato in banchina. Andrea sale, solita spiega su cosa fare e non fare in barca (toilette inclusa) e poi ci si siede in quadrato per fare due chiacchere.
Monica, col tatto di un rinoceronte in una cristalleria, si lancia in una spiega su burrasche e sul fatto che l'indomani se anche cala, si dovrebbe uscire con vele ridotte ecc ecc.. io cerco di mediare, ma Andrea comincia a sbiancare e dire... 'già sento che si muove'...
Già si muove.. |
Arriva Mirko.. anzi, 'comincia' ad arrivare da quanto è grosso e finisce di arrivare dopo un pò: un energumeno pallavolista che - per fortuna - riesce a stare ritto in dinette grazie alle generose dimensioni del Jonathan.. lo vedo bene nella cabina, ma già ci sono state persone 'importanti'.. penso: almeno chi mette a riva la randa questa volta c'è!
Mirko alla drizza di randa |
Ospite d'onore mia figlia Silvia, che già sogghignava di nascosto.
Come previsto l'indomani il vento cala e si salpa verso est con l'intenzione di fermarsi appena scapolato Villasimius in zona Punta Molentis. Andrea è ancora atterito e la mente gli dice che 'sta male', per cui, tutti si accaniscono sul porello chiedendogli in continuazione come sta.
Punta Molentis è strapiena, si ripiega su Porto Giunco, ma si rolla in modo inaccettabile sempre per lo sventurato per cui si risalpa e ci si ridossa a Golfo Carbonara dove gli intrepidi si avventurano con la canoa a riva e si 'spengono' sulla spiaggia per un ora abbondante.
Notte tranquilla e rientro a vela fino a Cagliari da dove noi ripartiremo due giorni dopo verso ovest, ma questa è un'altra storia..